sabato 7 marzo 2015

Frank Zappa...... L'opera Rock e il teatro dell'assurdo.








Non potevo non scrivere di un genio di tale portata. Quando si parla di Frank zappa, bisogna tener presente un primo elemento. In primis, non esiste un genere musicale che Zappa stesso non abbia suonato, avendo creato poi un genere suo personale. è stato definito dalla critica mondiale come il teatro dell'assurdo, un termine coniato per ciò che rappresentava all'epoca tramite i suoi spettacoli, con forti scenografie spesso tendenti al pornografico. Il suo approccio con lo strumento fu principalmente da autodidatta, fin da subito mostrò al mondo una creatività fuori dal normale esponendo dei testi di estrazione Dadaista e Stakanovista. I testi delle sue canzoni espongono principalmente quelli che sono i temi d'amore o protesta verso una società ingiusta che continua ad espandere la sua politica malata a macchia d'olio. Con ciò dimostra la grandezza della sua mente libera da ogni preconcetto e pregiudizio dell'epoca, fervente esponente pacifista contro l'America di Nixon( della guerra in Vietnam) e di quell'America che rappresenta un falso moralismo bigotto legato al denaro. Frank Zappa, muove l'alchimia della sua musica tra il rock e il Jazz, le sue chitarre sono state quasi tutte geneticamente modificate da mani di esperti maestri di liuteria. La sua vicinanza verso i sobborghi di Los Angeles, lo avvicinerà verso quegli stili unici che poi andranno a scolpire quello che è il divenire del suo stile, del suo sound, il suo marchio di fabrica unico che lo distinguerà per sempre dal resto dei musicisti, come per esempio la musica nera ed i cori doo woop. All'interno di questo contesto, dobbiamo tener presente che Zappa è stato un musicista/ alchimista, che ha saputo ben miscelare una miriade di stili che di loro volta hanno creato una musica non etichettabile. Prima di essere un chitarrista Zappa era un batterista, tant'è vero che i batteristi delle sue band furono sempre nomi eccellenti, come per esempio Vinnie Colaiuta o Terry Bozzio tanto per citarne alcuni. Curava alla perfezione quella che era la ritmica delle sue composizioni. Definiva la musica come una "decorazione del tempo" ovverosia come un qualcosa da costruire con le proprie mani, che fosse totalmente libero dai canoni estetici dettati dalle mode del tempo. Lo dimostra il fatto che nelle sue composizioni il tutto si basava su ritmo e atonalità (tempi dispari, polirtmie etc etc..... ). Quello che Zappa costruisce è un caleidoscopio di suoni che si miscelano tra Rock, Blues, Jazz, muscia classica, musica d'avanguardia e cabaret. Infatti è importante specificare che lo stesso Frank Zappa prima di essere un chitarrista è un incredibile direttore d'orchestra che nella sua storia ha lanciato sul panorama musicale dei musicisti dal valore inestimabile come per esempio il grande chitarrista Steve Vai (esecutore delle cosiddette "impossible part"e della famosa black page scritta dalla mano dello stesso Zappa). Futurista, inimitabile, originale e fuori dalle mode, cosi si presenta Zappa difronte al grande pubblico mondiale, forse troppo immenso per essere apprezzato dalle odierne case discografiche. Pierre Boulez dissse di lui :" Come musicista, era una figura eccezionale perchè apparteneva a due mondi: quello della musica pop e quello della musica classica. E non è una posizione comoda". Personalmente credo che Frank Zappa sia un genio, dopo mille ascolti di molti artisti legati al mondo della chitarra e non, devo dire che non ho mai trovato un compositore cosi determinato e "completo" nell'ambito della musica Rock. è un genio prima come musicista e poi come chitarrista, ma il tutto si mimetizza difronte la sua immensa grandezza. Esso per me è: chitarrista, compositore, direttore d'orchestra, comico, teatrante, filosofo...... è un sistema solare, o come meglio dire una galassia...... è immenso. Non nasce come un chitarrista, lui stesso diceva che la chitarra gli serviva soltanto per dare alla luce determinati suoni che definiva blasfemi. Shut up and play yer guitar a parer mio è uno degli album chitarristici più fighi della storia. La sua gibson sg ha dato fin troppe emozioni ad un pubblico che ancora oggi ammira il suo essere genio difronte un mondo che offre sempre le solite sonorità preconfezionate. Tanto per fare una citazione, vorrei ricordare al mondo intero che smoke on the water dei deep purple, (pezzo datato del 1972), fa riferimento a Frank Zappa e sua madre. In Svizzera un qualcuno lanciò un proiettile su una lanciarazzi che incendiò l'hotel dove appunto alloggiavano Frank Zappa con sua madre. I suoi live rappresentano una completa fusione tra musica e tratralità e con ciò nasceva l'intero spettacolo insieme a tutti gli altri musicisti che nel loro insieme davano la forma reale a quello che era il pensiero di Zappa. 


Mister Zappa oggi giorno è il possessore di una vasta discografia di uno stile personale inconfondibile dal valore inestimabile. Notevole la sua satira nel disco "freak out" (secondo doppio album nella storia del Rock dopo blonde on blonde di Bob Dylan), dove demolisce alcuni aspetti dell'umorismo americano, esponendo tematiche appartenenti alla controcultura del momento. Personalmente lo reputo immenso nella sua composizione. I musicisti chiamati e selezionati tutti dallo stesso Frank Zappa in questo disco sono: Elliot Ingber (chitarra), Roy Estrada (basso), Ray Collins (voce), Jimmy Carl Black (batteria) Frank Zappa che ha scritto e diretto tutte le parti orchestrali. "In Freak Out", è presente la figura di Suzy Creamcheese un personaggio inventato che fece il suo debutto proprio all'interno di questo album, prodotto dall'estro e dalla visione del geniale Tom Wilson. Quando parlo del genio di Frank Zappa, rimango sempre impressionato e spiazzato dalla varietà di generi che ha affrontato nella sua carriera. Personalmente non credo che al mondo esistano altri artisti capaci di scrivere ed interpretare brani/opere rock , di suonare e comporre assoli come i suoi oppure di comporre ed allo stesso tempo dirigere brani con la London Symphony Orchestra. La sua grandezza stava nel mettersi sempre in discussione, nel percorrere altre strade diverse dal mercato. Il suo essere eclettico difronte una realtà monocolore stava all'interno del suo essere un musicista complesso e ricercato. La sua grandezza stava semplicemente nel suo sangue.